mercoledì 30 novembre 2011

Paesaggi: 3 autori a confronto

Ansel Adams

"una grande fotografia è la piena espressione di ciò che l'autore sente del soggetto che sta fotografando, nel senso più profondo; per questo è la vera espressione di ciò che lo stesso (fotografo) sente sulla vita nella propria complessità"

Clearing Storm, Sonoma County Hills

White Branches, Mono Lake

Merced River, Cliffs, Autumn

Moonrise, Hernandez, New Mexico, 1941


I paesaggi in bianco e nero di Ansel Adams sono riflessivi, quasi malinconici e puntano all'emotività dell'osservatore. L'accuratezza dei dettagli è data da un'apertura minima del diaframma, che consente di ottenere la massima profondità di campo.


Franco Fontana
"per me la fotografia rimane sempre un pretesto: è una parte di te stesso che va a testimoniare il mondo"


Paysage imaginaire, Pouilles, 1995

Paesaggio

Basilicata, 1978


Nell'opera di Franco Fontana è impossibile non osservare la ricerca di uno stile personale e originale, incentrata su un nuovo uso del colore nella fotografia.
Le sue immagini sono caratterizzate da colori carichi, che sottolineano in maniera netta la composizione geometrica e minimalista.
Tutto ciò contribuisce a creare paesaggi quasi innaturali, privi di prospettiva e temporalità: le sue foto esprimono silenzio e immobilità,quasi come se fossero bidimensionali.
A differenza di Ansel Adams, Fontana non predilige i dettagli, ma anch'egli punta alla massima resa espressiva.


Joel Meyerowitz

"Sai, se esisti, lo dimentichi"


Bay/Sky, Dawn, 1986


Tuscany

Wolfe’s Pond Park, Staten Island, swamp north of pond, winter

Tuscany


Joel Meyerowitz si fa promotore della fotografia a colori: negli anni Sessanta vi era ancora grande resistenza a tal proposito.
Fotografa gli orizzonti americani giocando con la luce e il colore al fine di restituire un'immagine quasi surreale, incantata, da sogno.




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